domenica 20 novembre 2016

“Vigna Borlano” di Marco Vercesi: “ruspante” potenza di un Buttafuoco plasmato nell’Oltrepò Pavese

Chiamo all’adunata tutti gli amanti dei Vini rossi organoletticamente potenti e complessi. Oggi degusteremo assieme un autorevole Buttafuoco dell’Oltrepò Pavese, frutto del genuino lavoro di Marco Vercesi, un vignaiolo “duro e puro” che ha impresso a questo Vino tutto il suo autentico carisma contadino.

Ci sono diverse teorie riguardanti l’origine del nome “Buttafuoco”. Secondo alcuni pare derivi dal dialetto “buta me l fueg”, ovvero “butta come il fuoco”, con riferimento al suo carattere potente e deciso. Poi ci sono storici che parlano di una nave austriaca della Seconda Guerra di Indipendenza che, durante una sua navigazione lungo il fiume Po, fece razzia del Vino prodotto in questo territorio. Alcuni anni dopo la marina austriaca varò una nave proprio col nome “Buttafuoco”.

Ora allacciate le cinture ai vostri sensi, perché la degustazione odierna è di quelle “toste”.

Vino:    Buttafuoco dell’Oltrepò Pavese Doc “Vigna Borlano” 2009
Produttore:   Marco Vercesi
Vitigni: 50% Croatina – 30% Barbera – 10% Uva Rara – 10% Vespolina
Titolo alcolometrico: 13%
Affinamento: 5 anni in barrique di terzo passaggio
Prezzo in Cantina:  14,70 euro
Segni particolari:
- L’intero lavoro di Marco Vercesi è volto al rispetto della “naturalità” del frutto, da creare in vigna e conservare in cantina, senza chimica superflua e con grande “arte” contadina.

Nel calice si presenta con un color rosso rubino cupo e impenetrabile. Notevole la consistenza, con fitti archetti che si formano sulle pareti del bicchiere e lacrime che scendono con calma e lentezza, lasciando chiaramente presagire cosa incontreremo proseguendo la degustazione.

Grande potenza e intensità caratterizzano il comparto aromatico, non siete voi a dover scoprire i profumi, sono loro che impetuosi escono dal calice per raggiungere il vostro olfatto. I primi a manifestarsi in maniera nitida sono sentori di prugna disidratata e ciliegia sottospirito. Dopo alcuni minuti di ossigenazione il ventaglio aromatico s’impreziosisce attraverso note speziate e di humus, a cui si aggiungono cenni di cioccolato e un leggero tocco vanigliato.

In bocca si prosegue con assoluta coerenza, il sorso entra con gran potenza e corpo, molto caldo grazie alla nota alcolica decisa. Il tannino, seppur levigato dal lungo affinamento in legno, riesce ancora a essere piuttosto graffiante e incisivo. Nel finale una piacevole acidità giunge propizia per equilibrare l’imponente squadrone delle morbidezze.

Molto lunga e possente la persistenza gusto-olfattiva, con un retrogusto di frutta rossa sovramatura.

Un Vino che manifesta un gran temperamento, adatto ai “rossisti” duri e puri che cercano emozioni intense e “muscolose”. Questo Buttafuoco incarna in maniera perfetta la tempra di Marco Vercesi, un vignaiolo schietto e deciso, che non ama i compromessi, mostrandosi sempre in maniera spontanea, conviviale e cordiale.

Senza ombra di dubbio per enfatizzare al meglio le potenzialità del “Vigna Borlano” dobbiamo affiancarlo a pietanze molto importanti e strutturate a livello organolettico. Scegliete assolutamente brasati, stufati e spezzatini, l’animo di questo Buttafuoco bilancerà al meglio tali portare grazie a struttura, tannino e alcol. Se invece volete concedervi il “Vigna Borlano” come Vino da conversazione, affiancatelo a un’opportuna selezione di formaggi “molto” stagionati, per esempio Parmigiano Reggiano 60 mesi, Castelmagno Riserva, Bitto “storico”.

Mi aspetto una gran longevità da questo rosso “oltrepadano”, nell’ordine di qualche decennio: quando il tannino sarà ancor più levigato dall’evoluzione in bottiglia, ci sarà un ulteriore salto di qualità.

Le fiamme rappresentate nell’etichetta del “Vigna Borlano” sono un simbolo assolutamente adatto all’ardore organolettico di questo possente Buttafuoco dell’Oltrepò Pavese: “focoso” come l’animo di Marco Vercesi.

Voto: 90/100

Rapporto qualità/prezzo:



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