giovedì 20 giugno 2019

“Butastup” rosato Venturino: un “metodo ancestrale” frutto dell’inedito blend fra Brachetto, Chardonnay e Moscato

La degustazione odierna stuzzicherà gli esegeti dei Vini prodotti col "metodo ancestrale".
Nello specifico faremo un viaggio virtuale in Piemonte per conoscere un rosato secco realizzato con l'originale blend composto da Brachetto, Chardonnay e Moscato.
Profumi intriganti e ottima piacevolezza di beva sono i suoi punti di forza.
La firma Enoica è della Cantina Venturino.

Spiego rapidamente il concetto di "metodo ancestrale" per i lettori che non sono "addetti ai lavori".

Nella fase finale della fermentazione questa viene rallentata e bloccata, in modo che rimanga una certa quantità di zuccheri nella massa liquida.
A questo punto il Vino viene messo in bottiglia, senza ulteriore aggiunta di lieviti e zuccheri.
Nella primavera successiva, quando le temperature cominciano a innalzarsi, parte automaticamente la rifermentazione in bottiglia per merito dei lieviti intrinsecamente presenti nella massa liquida che, "cibandosi" degli zuccheri residui, producono l'anidride carbonica necessaria a creare il tono frizzante che si avrà nel Vino.
A differenza del "metodo classico" non si ha nessuna sboccatura dei lieviti, i quali resteranno nella bottiglia, motivo per cui i Vini ottenuti con "metodo ancestrale" non sono completamente limpidi, ma presentano una certa tipica opalescenza.
Inoltre anche a livello gusto-olfattivo ci sono delle peculiarità che spesso si possono cogliere nei Vini prodotti con tale metodologia.

Vino:    Rosato frizzante “Butastup” 2017
Produttore:   Venturino
Vitigni: 70% Brachetto – 15% Chardonnay – 15% Moscato
Titolo alcolometrico: 13%
Affinamento: in acciaio e rifermentato in bottiglia con “metodo ancestrale”
Prezzo in Enoteca:  9,00 euro
Segno particolari:
- Uve prodotte applicando l’agricoltura biologica
- Vino in possesso della “certificazione vegana” (nessun utilizzo di derivati con origine animale nelle varie fasi di produzione e confezionamento)

Nel calice si mostra con un color rosa cerasuolo, con la tipica velatura che caratterizza i Vini prodotti col “metodo ancestrale”, dovuta alla presenza dei lieviti nella massa liquida.

Intrigante e intenso lo spartito aromatico, la prima sensazione che giunge al naso possiede una decisa connotazione minerale di magnesio, subito dopo giungono le straripanti note floreali che portano alla mente rosa, viola e geranio. Con l’ossigenazione compare anche una piacevole nota balsamica che arricchisce e completa il binomio floreale - minerale.

In bocca questo rosato possiede le principali peculiarità che spesso si ritrovano nei Vini ottenuti con "metodo ancestrale", con freschezza acida e sapidità che recitano ruoli da protagonisti, senza mai sfociare in estremismi. L’equilibrio è piacevole, buona la struttura, tipicamente secco e con un tono frizzante delicato, ma sufficiente a rendere il sorso cremoso.

Finale piuttosto lungo, con un gradevolissimo retrogusto sapido e floreale.

Questo rosato saprà soddisfare le voglie Enoiche di chi ama i Vini frizzanti molto profumati, ricchi di sapidità e freschezza, dotati di grande versatilità a livello gastronomico. Il tutto corredato da ottima struttura. Questa tipologia può non piacere a tutti, ma sicuramente ha una vasta schiera di sostenitori.

A tavola potete sbizzarrirvi nell'affiancarlo a portate tipo cotechino con purè di patate, cassoeula alla milanese, tempura di gamberi, tagliere di salumi con tigelle, salmone con salsa alla maionese, gnocchi con crema di Asiago.

Voto: 85/100

Rapporto qualità/prezzo:
 
 
 
 
Daniele Sala
(Sommelier AIS)

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