domenica 10 gennaio 2016

"Nas-cëtta" Le Strette: delizioso incontro con un raro autoctono piemontese

Un raro vitigno bianco piemontese cresciuto in simbiosi con un piccolo territorio delle Langhe, rilanciato dalla caparbietà di alcuni Produttori che hanno creduto nel suo “energico” potenziale organolettico. Sto parlando dell’uva Nascetta e oggi degusteremo assieme l’interpretazione della Cantina Le Strette.

Questo vitigno è intimamente legato al Comune di Novello (CN) e degli studi universitari hanno dimostrato che il suo territorio si trova in una posizione vantaggiosa e simbiotica per lo sviluppo della Nascetta. Inoltre il suolo calcareo - argilloso conferisce all’uva una notevole ricchezza di sali e un’importante acidità.

Il rilancio della Nascetta avviene nei primi anni ’90 e il merito bisogna darlo alle Cantine Le Strette ed Elvio Cogno, che per prime hanno puntato sulla rinascita di questo raro vitigno autoctono piemontese.

Nel 2002 la Nascetta entra a far parte della denominazione “Langhe Doc”, mentre nel 2010 ottiene il riconoscimento della menzione, per cui si può produrre il “Langhe Doc Nas-cëtta del comune di Novello”.

Dopo questa doverosa introduzione storico - ampelografica, dedichiamoci all’interpretazione Enoica dei fratelli Savio e Mauro Daniele.

Vino:    Langhe Doc Nas-cëtta del comune di Novello 2014
Produttore:   Le Strette
Vitigni:   100% Nascetta
Titolo alcolometrico: 13%
Affinamento:   in acciaio
Prezzo in Enoteca:  11 euro
Segni particolari: Nas-cëtta è il termine dialettale piemontese con cui viene chiamato questo vitigno

Color giallo paglierino.

Molto intenso e rappresentativo il comparto aromatico, con decisi e nitidi sentori d’idrocarburo che dal primo istante sono protagonisti a livello olfattivo. Successivamente si fanno largo note di frutta bianca matura, accompagnate da sentori agrumati e delicati cenni balsamici. Il tutto nell’ambito di una matrice minerale che è il pilastro portante del ventaglio aromatico.

In bocca questa Nascetta dimostra immediatamente il suo carattere deciso e incisivo, con un ingresso intenso e dalla forte personalità. Coerentemente con le sensazioni olfattive, anche a livello di gusto la sapidità ricopre un ruolo di primo ordine, coadiuvato da una rinfrescante acidità. Piuttosto lunga la persistenza finale, con un retrogusto dalle sfumature minerali e agrumate.

Un Vino bianco che possiede forte personalità, con un carattere schietto, non cerca compromessi, mostra subito tutto il suo carisma in maniera diretta. Possiede un animo austero, senza mai essere estremo, i sorsi si susseguono e quest’aspetto la dice lunga sulla piacevolezza di beva.

Originale, intrigante, deciso: una stuzzicante esperienza Enoica per merito dell’uva Nascetta e della caparbietà dei Produttori che hanno creduto fortemente nella sua rinascita. Tutti i loro grandi sacrifici in vigna e cantina sono stati ripagati dal valore organolettico di questo raro vitigno.

Voto: 85/100

Rapporto qualità/prezzo:
 
 
 
 

1 commento:

  1. W i bianchi autoctoni piemontesi11 gennaio 2016 alle ore 20:28

    Nascetta, Timorasso, Erbaluce, tre meravigliosi vitigni bianchi piemontesi che mi rendono orgoglioso della mia regione. Stupendi vini bianchi che si sono fatti strada in una terra di rossi. Vini di nicchia, ancora troppo poco conosciuti, prodotti in piccole quantità, ma in grado di regalare splendide sensazioni.
    W la Nascetta, W il Timorasso, W l'Erbaluce.

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