Bonarda coltivata sui Colli di Parma, vendemmia tardiva e appassimento “spinto”, sono questi i protagonisti della puntata odierna: coccoleremo i nostri sensi con un Vino rosso passito meravigliosamente vellutato e con una dolcezza prorompente. Artefice di questo seducente “nettare” è l’azienda vitivinicola Lamoretti.
Voglio passare immediatamente alla degustazione di questo suggestivo passito, perché l’analisi organolettica è quella che meglio può raccontare il suo “godurioso” carattere Enoico.
Vino: Passito Rosso “Vino del Campo” 2012
Produttore: Lamoretti
Vitigni: 100% Croatina
Titolo alcolometrico: 14% svolto + 15% potenziale
Affinamento: 24 mesi nelle barrique dove ha anche fermentato
Prezzo in Cantina: 16 euro (bottiglia da 375 ml)
Segni particolari: Vendemmia tardiva a cui si aggiunge un appassimento “spinto”, che genera un’altissima concentrazione zuccherina negli acini.
Produttore: Lamoretti
Vitigni: 100% Croatina
Titolo alcolometrico: 14% svolto + 15% potenziale
Affinamento: 24 mesi nelle barrique dove ha anche fermentato
Prezzo in Cantina: 16 euro (bottiglia da 375 ml)
Segni particolari: Vendemmia tardiva a cui si aggiunge un appassimento “spinto”, che genera un’altissima concentrazione zuccherina negli acini.
Color rosso rubino scuro e impenetrabile, sulle pareti del bicchiere si disegnano fitti archetti e lacrime che scendono molto lentamente. Uno dei vini più consistenti e “densi” che io abbia mai degustato.
Coi profumi s’inizia a entrare nell'universo meravigliosamente fruttato di questa Bonarda passita, con decisi sentori di fragola, ciliegia sotto spirito e confettura di mirtillo.
In bocca esplode la sua proverbiale anima, un tripudio di "frutta", impressionante la morbidezza che avvolge il palato in modo assai carezzevole. Peculiarità di questa Bonarda è la possente dolcezza del sorso, con una ricchezza di zuccheri raramente riscontrabile in altri passiti, si parla di circa 250 g/l. Un Vino concentrato e quasi “masticabile” tanta è l’estrazione di “frutto”.
Davvero lunghissima la persistenza, sembra di aver appena assaggiato un cucchiaio di frutti di bosco e fragole, talmente intensa è la sensazione fruttata nel retrogusto.
Sfacciatamente "ruffiano", dolcissimo, morbidissimo ed Enoicamente "lussurioso". Un'esperienza che gli amanti dei Vini passiti devono fare, a qualcuno potranno sembrare troppi gli zuccheri, ma comunque la sua esplosione di "frutto" è davvero da provare.
Questa Bonarda passita viene ovviamente considerata “Vino da dessert”, ma personalmente preferisco dire un’altra frase: “Questo Vino è un dessert”. Un “nettare” da meditazione, tuffate i vostri sensi nella sua rampante concentrazione organolettica. Nel caso vogliate abbinarlo a un dessert, fate in modo che quest’ultimo sia molto dolce, così da bilanciare reciprocamente la sensazione zuccherina.
Un grazie a Giovanni Lamoretti e suo padre Isidoro per avere pensato e creato sui Colli di Parma questo “goloso” Vino.
In proposito Giovanni mi ha detto: "L'intento era di ricercare la piacevolezza al di là di schemi prestabiliti": per quanto mi riguarda ritengo l'obiettivo pienamente raggiunto.
Voto: 91/100
Rapporto qualità/prezzo:
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