Sauvignon, Ribolla Gialla, Chardonnay, macerazione sulle bucce, fermentazione in legno, lunghissimo affinamento in bottiglia: sono questi gli ingredienti che contribuiscono alla creazione di un sontuoso Vino bianco friulano.
L’azienda agricola Il Carpino è l'artefice di questa "chicca" Enoica che brilla per autorevolezza e complessità organolettica.
Come già raccontato in un precedente articolo sul loro intrigante Pinot Grigio “Vis Uvae” ( link ), quest’azienda si trova nella zona del Collio, a ridosso del confine con la Slovenia. In quest’angolo di Friuli le viti crescono su un terreno definito “ponca”, una marna arenaria che è il risultato di stratificazioni millenarie, particolarmente ricca di minerali che conferiscono ai Vini interessanti peculiarità organolettiche.
Vino: Igt Venezia Giulia “Bianco Carpino” 2010
Produttore: Il Carpino
Vitigni: Sauvignon 40%, Ribolla Gialla 30%, Chardonnay 30%
Titolo alcolometrico: 14%
Affinamento:
12 mesi in barrique
11 mesi in vasca di acciaio per la decantazione naturale
Lunghissimo affinamento in bottiglia
Prezzo in Cantina: 16 euro
Segni particolari:
- Agricoltura con approccio “biologico”
- Bassissima resa in vigna pari a 45 quintali per ettaro
- Vinificazione separata delle singole uve, fermentazione in barrique, macerazione sulle bucce per 12 ore
11 mesi in vasca di acciaio per la decantazione naturale
Lunghissimo affinamento in bottiglia
Prezzo in Cantina: 16 euro
Segni particolari:
- Agricoltura con approccio “biologico”
- Bassissima resa in vigna pari a 45 quintali per ettaro
- Vinificazione separata delle singole uve, fermentazione in barrique, macerazione sulle bucce per 12 ore
Ben si presenta nel bicchiere con un brillante color giallo dorato. Ottima consistenza.
Il profilo aromatico è un esempio didascalico di grande intensità e complessità, i nostri sensi possono divertirsi nel cogliere sentori di frutta matura tipo ananas, pesca e albicocca. A ciò si aggiunge un leggero cenno d’idrocarburo e, dopo una bella ossigenazione, si evidenzia una corposa matrice minerale.
In bocca entra con decisione, intensità e gran corpo, ma senza eccessi o "estremismi". Inizialmente se ne apprezza la carezzevole avvolgenza, in un secondo momento si coglie un leggerissimo tono tannico dovuto alla macerazione sulle bucce.
L'equilibrio si dimostra molto piacevole, per merito anche dell'ottima acidità che nel finale bilancia il sorso, con il contributo di un gustoso tono sapido.
Molto lunga la persistenza finale, con uno squisito retrogusto di frutta matura che richiama le note aromatiche.
Un Vino bianco elegante, complesso, ricco di “frutto”, in grado di sprigionare forte energia Enoica senza mai perdere di vista piacevolezza e fruibilità. Mostra tutto il suo carisma in maniera conviviale, presentandosi con autorevolezza, ma nello stesso tempo tendendo la mano a chi degusta.
Potete assaporare questo Vino nell'ambito di abbinamenti gastronomici ambiziosi e ardirti, oppure gustarlo dopo cena, come Vino da conversazione, magari affiancato a un'opportuna selezione si formaggi stagionati.
Voto: 89/100
Rapporto qualità/prezzo:
ARTICOLO CORRELATO:
“Vis Uvae” Il Carpino: il ruggito di un Pinot Grigio che “graffia” l’animo
“Vis Uvae” Il Carpino: il ruggito di un Pinot Grigio che “graffia” l’animo
Nessun commento:
Posta un commento