Friulano, Malvasia e Ribolla Gialla sono i protagonisti di un Vino bianco che incarna tutto il carisma di chi lo ha prodotto, ovvero Fulvio Bressan, che ha saputo imprimere in questa sua “perla” Enoica una formidabile ricchezza organolettica, plasmando in maniera assolutamente “naturale” un uvaggio i cui interpreti sono radicati da secoli nel territorio del Collio, in Friuli Venezia Giulia.
Fulvio Bressan non ha bisogno di presentazioni per gli “addetti ai lavori”, è noto per il suo carattere forte, diretto, senza peli sulla lingua, che sostiene le sue posizioni in maniera molto incisiva. Una personalità che per questo divide le opinioni, ma tutti sono concordi nel sostenere che i suoi Vini sono dotati di un’originale personalità Enoica, eclettici, mai scontati e ricchi di qualità.
Il suo approccio al lavoro in vigna e Cantina è rigorosamente rivolto alla conservazione della “naturalità” del frutto: nessun utilizzo della chimica di sintesi, concimazioni con prodotti naturali, fermentazioni innescate da lieviti indigeni presenti sull’uva, uso ridottissimo della solforosa aggiunta nella fase d’imbottigliamento, nessuna filtrazione che possa “impoverire” il Vino.
L’approccio produttivo di Fulvio Bressan è esente da compromessi, non ha mai voluto nessun tipo di certificazione “bio” perché lavora imponendosi regole molto più severe e rigide di quelle richieste dalle normative.
Dopo questa doverosa premessa, più di altre parole ritengo sia utile far parlare il Vino, il vero emblema che racchiude l’intera filosofia produttiva di Fulvio Bressan.
Tuffiamoci nella degustazione di uno dei suoi “gioielli” Enoici, l’Igt Venezia Giulia “Carat” 2010, ottenuto con Friulano, Malvasia, Ribolla Gialla, lieve macerazione sulle bucce, affinamento di una parte del Vino in barrique e l’altra in botti grandi, con successivo assemblaggio finale. Titolo alcolometrico 13%.
Lo sguardo viene subito affascinato dal suo intenso color giallo dorato, con tonalità ambrate e calde.
La suggestiva personalità di questo Vino prosegue a livello aromatico, dove i sensi si trovano di fronte sentori molti intensi, originali e variegati. Il panorama dei profumi evolve e diviene più complesso con l’ossigenazione, offrendo a chi degusta note di uvetta sottospirito, frutta bianca sovramatura, nocciola, zafferano, noce moscata e un leggero tocco di vaniglia.
A livello gustativo il “Carat” si dimostra sontuoso e supportato da una forte personalità, con un ingresso intenso, caldo, ben strutturato, ma a intrigare maggiormente è la splendida avvolgenza che si esprime attraverso un sorso morbido e carezzevole. Preziosa e decisiva la freschezza acida che, dopo l’iniziale dominio delle morbidezze, giunge per regalare un pregevole equilibrio gustativo, “asso nella manica” di questo emozionante bianco del Friuli. Lunga la persistenza, con un retrogusto finale piacevolmente ammandorlato.
Il maggior pregio di questo Vino è rappresentato dall’impeccabile fusione fra il suo grande “carisma” Enoico e l’ottima piacevolezza di beva: si resta positivamente stupiti nel trovarsi di fronte una così forte ricchezza organolettica, abbinata a una prontezza gustativa ammirevole.
Un Vino bianco “macerato” e affinato in legno con il quale si entra in confidenza senza troppi preamboli: si presenta sontuoso, ma poi offre tutta la sua ricchezza senza essere “snob” o difficile.
Acquistabile in enoteca a circa 19 euro.
Fondere struttura, complessità organolettica, originalità, equilibrio e piacevolezza di beva, non è impresa facile: Fulvio Bressan ci è riuscito.
Buona degustazione a voi!
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