Avete voglia di gustarvi un rosso di “montagna” le cui principali virtù sono rappresentate da equilibrio e finezza? Se la risposta è affermativa, allora questo Petit Rouge della Valle d’Aosta saprà catturare la vostra Enoica attenzione, prendendovi per mano coi suoi profumi e accarezzandovi con un gusto garbato e bilanciato. La firma è di Anselmet.
Le vigne di questa realtà vitivinicola sono molto variegate, vanno da 0,1 a 1,4 ettari, con un’altitudine compresa fra i 600 e i 900 metri sul livello del mare: un tessuto ampelografico molto articolato anche in termini di impianti e composizione del terreno.
Per questi motivi Anselmet cerca di enfatizzare al meglio il “complesso” quadro dipinto dai suoi vigneti, producendo Vini che siano diversi per storia e personalità Enoica.
Una viticoltura molto difficile, faticosa, costosa, ma in grado di offrire risultati molto appaganti.
Oggi voglio porre la vostra attenzione su un loro rosso prodotto con Petit Rouge in purezza, un vitigno fra i più rappresentativi del panorama ampelografico valdostano, le cui origini storiche in questa regione risalgono addirittura ad alcuni secoli fa.
E’ giunto il momento di versare nel calice il Valle d’Aosta Doc Petit Rouge 2013, ottenuto con affinamento in acciaio, titolo alcolometrico 12,5%.
Allo sguardo di chi degusta si presenta con un color rosso rubino di bella brillantezza.
A livello aromatico i profumi sono molto intensi e gradevoli, con una decisa matrice floreale che sorregge tutto il ventaglio olfattivo. I primi a essere percepiti sono nitidi sentori di rosa, geranio e viola, a cui si aggiungono stuzzicanti note di melograno e un leggero tono speziato.
In bocca il carattere di questo Petit Rouge si può riassumere con due parole: equilibrio e finezza. L’ingresso possiede una buona intensità, medio corpo, da subito se ne apprezza il carattere garbato, senza austerità, con dei tannini levigati. Ottimo il bilanciamento coadiuvato da una rinfrescante vena acida ben presente, abbinata a un delicato tono sapido. Retrogusto con un deciso e piacevole ritorno delle note floreali percepite al naso.
L’insieme di queste caratteristiche organolettiche conferisce al Vino un’ottima gradevolezza di beva e una splendida versatilità nell’abbinamento gastronomico: un Petit Rouge col quale si entra facilmente in sintonia, immediato, senza “estremismi”, ma con una personalità ben definita.
Acquistabile in enoteca a circa 11 euro.
Che cosa abbinare a tavola con questo Petit Rouge? Lo proverei con una deliziosa e tipica zuppa alla “valpellinentze”, i cui ingredienti cardine sono: pane nero raffermo, verza, fontina valdostana e brodo. In alternativa provatelo assieme a stinco di maiale al forno, bistecca alla valdostana, filetto di manzo alla griglia.
Buona degustazione a voi!
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