Un annuncio a tutti gli amanti di sontuosi Vini bianchi profumati e potenti: oggi faremo un viaggio nel nord delle Marche per degustare assieme un Bianchello del Metauro che regala “pregio” a questa denominazione.
Un bianco che stuzzicherà il vostro olfatto e in grado di sedurre il palato con una ghiotta complessità gustativa.
Artefice di questo raffinato “nettare” è la Cantina Mariotti Cesare.
Se qualcuno è ancora convinto che il Bianchello del Metauro sia una denominazione “minore” o da “snobbare”, consiglio caldamente di degustare il “Piandeifiori” di Cesare Mariotti: sono sicuro che cambierà idea.
Vino: Bianchello del Metauro Doc “Piandeifiori” 2012
Produttore: Cesare Mariotti
Vitigni: 100% Bianchello
Titolo alcolometrico: 14,5%
Affinamento: in acciaio e lunga evoluzione in bottiglia
Prezzo in Cantina: 7,50 euro
Segni particolari: vendemmia con uve in leggera sovramaturazione
Lo sguardo viene piacevolmente sedotto dallo splendido color giallo dorato, ottima la consistenza.
A livello aromatico i profumi sono un goloso tripudio di frutta, con un temperamento intenso e piacevolmente variegato. Possiamo nitidamente cullarci con sentori di pesca, melone, albicocca, ananas, tutti con una connotazione piuttosto “matura”. Non manca una gradevole amalgama minerale che arricchisce il ventaglio aromatico.
In bocca questo Bianchello si dimostra sontuoso, potente, complesso, con un ingresso decisamente intenso e di gran corpo.
Molto golosa la complessiva morbidezza che rende il sorso rotondo e avvolgente. Davvero ricca l'estrazione di frutto che regala un’ottima densità gustativa. Eccellente l'equilibrio grazie alla saporita mineralità che emerge nel finale, bilanciando splendidamente il sorso.
Molto lunga la persistenza finale in bocca, con un gustoso retrogusto di pesca e ananas.
Come spesso ripeto, un Vino complesso e strutturato non deve mai perdere il prezioso concetto di “bevibilità”: questo Bianchello mi convince ancor più proprio perché riesce a mantenere la piacevolezza di beva, pur mostrando una “sfarzosa” complessità organolettica.
Potrete sbizzarrirvi in abbinamenti gastronomici arditi e ambiziosi, questo Vino bianco marchigiano ha temperamento in abbondanza, osate senza paura: brodetto di pesce, coniglio arrosto, tagliere di formaggi stagionati, baccalà fritto, polenta con “Casciotta d’Urbino Dop” e scaglie di tartufo.
Rapporto qualità/prezzo strepitoso.
Voto: 91/100
Rapporto qualità/prezzo:
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