giovedì 11 dicembre 2014

Il fascino marchigiano dell’Incrocio Bruni 54 firmato Cantina Bruscia

Nella puntata odierna di “Vino in Sala” faremo un viaggio nelle Marche, dove avremo il piacere di conoscere un Vino prodotto con un vitigno coltivato attualmente solo da pochissime aziende, l’Incrocio Bruni 54. Interprete di questo progetto vitivinicolo è la Cantina Bruscia, realtà che opera in regime di agricoltura biologica e la cui filosofia è di puntare anche su vitigni di nicchia, quasi abbandonati, investendo sul loro rilancio Enoico.

A conferma di quest'attitudine, in passato nell'articolo (Il “Famoso” Vino marchigiano della Cantina Bruscia) vi ho parlato del loro Vino bianco prodotto valorizzando l’uva Famoso , un altro di quei vitigni poco diffusi che la Cantina Bruscia ha deciso di rilanciare.

Il vitigno Incrocio Bruni 54 (detto anche Dorico) è stato creato nel 1936 dal prof. Bruno Bruni, che ottenne questa nuova varietà incrociando il Verdicchio con il Sauvignon. Il suo obiettivo era di realizzare un vitigno adatto alle condizioni pedoclimatiche delle zone collinari di Marche e Umbria: per farlo unì l’uva a bacca bianca principe della viticoltura marchigiana con un vitigno internazionale dall’importante impronta gusto-olfattiva.

Dopo una discreta diffusione iniziale, l’Incrocio Bruni 54 stava quasi per scomparire, ma per fortuna alcune aziende vitivinicole marchigiane hanno deciso d’investire sulle sue potenzialità organolettiche.

Cerchiamo quindi di conoscere assieme la peculiarità di questo vitigno e dedichiamoci alla degustazione dell’Igt Marche Bianco “I.B. Cinquantaquattro” 2012, ottenuto con 100% Incrocio Bruni 54, vinificazione in acciaio, titolo alcolometrico 13%.

Allo sguardo si presenta con un classico color giallo paglierino, buona la consistenza.

A livello aromatico questo Vino gioca subito delle carte importanti, con profumi intensi e di stuzzicante complessità, dove si alternano in maniera appagante sentori di fiori bianchi, agrumi, camomilla, salvia, il tutto amalgamato su un piacevole sottofondo minerale.

In bocca ha un ingresso di buona intensità, abbastanza caldo, da subito mette in mostra il suo particolare carattere gustativo, con un energico comparto acido-sapido che si pone in decisa evidenza, rimanendo comunque in un contesto di gradevolezza ed equilibrio. Ottima la freschezza acida che si accompagna a un’incisiva mineralità, che nel finale lascia in bocca un gustoso sapore salino, in grado di rendere il sorso molto stuzzicante.

Assaggiando questo Incrocio Bruni 54 ci s’immagina sulle colline marchigiane, a pochissimi chilometri dal mare che si scorge in lontananza: nel piatto potete desiderare una grigliata mista di pesce, olive all'ascolana, ravioli di pesce con burro e salvia, oppure una piadina con “Prosciutto di Carpegna” e “Casciotta di Urbino”.

L’Incrocio Bruni 54 della Cantina Bruscia è l’ideale per chi ama i Vini bianchi dall’ottima aromaticità, con profumi molto intensi e fragranti, a cui si aggiunge un tenore gustativo dove freschezza e sapidità giocano un ruolo di primo piano, costruendo uno scenario comunque rivolto alla gradevolezza, senza esuberi di potenza e con una “salinità” che invoglia piacevolmente la beva.

Potete acquistare questo Vino in Cantina per un prezzo pari a 9 euro.

Per fortuna esistono viticoltori che non hanno paura d’investire tempo e denaro in questi progetti Enoici di rilancio, il “popolo degli appassionati” vi ringrazia.

Buona degustazione.


ARTICOLO CORRELATO:
Il “Famoso” Vino marchigiano della Cantina Bruscia

 

4 commenti:

  1. Uva interessante, profumata, con doti di spiccata freschezza.
    Ho avuto modo di testare qualcosa, non questo di Bruscia, che dalla descrizione mi pare confermi la fisionomia degli altri.
    Penso che a breve farò un tasting di Icrocio Bruni 54 di altra azienda pesarese.

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    1. Grazie per il tuo commento Rinaldo, è positivo ricevere una conferma sulle sensazioni organolettiche, visto che sei un ottimo conoscitore delle sfumature Enoiche marchigiane. Leggerò molto volentieri le sensazioni del tasting che farai sull'Incrocio Bruni 54. Grazie ancora.

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  2. l'ho assaggiato a fine anno - del 2013 - e ne sono rimasta piacevolmente colpita! preso a maggio direttamente da Bruscia. Fruttato - secondo me si riconosce il sauvignon - fresco e soprattutto minerale. veramente interessante ed è stato bello scoprire che lo stavo bevendo ad inizio dell'anno in cui compirò 54 anni! Antonia

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    1. Grazie mille per il tuo contributo Antonia. Sicuramente, a seconda dell'annata, possono prevalere all'olfatto i sentori del Sauvignon, con la loro innata "vegetalità".
      In bocca invece la proverbiale mineralità ricorda molto l'impronta del Verdicchio.
      Continua a seguire VINO IN SALA e a commentare con le tue impressioni! Grazie.

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