Oggi nella puntata di “Vino in Sala” coccoleremo i nostri Enoici sensi facendo una tappa nella zona di Conegliano Valdobbiadene, in particolare ci dedicheremo alla degustazione di un Prosecco che possiede un carattere organolettico suadente e accattivante, prodotto da un'azienda che da decenni ricopre un ruolo da protagonista in questo territorio, sto parlando di Foss Marai.
Fondata nel 1910 dalla famiglia Biasotto, quest'azienda si registra con il marchio Foss Marai nel 1986, ma la sua tradizione vitivinicola è lunga più di un secolo e attualmente la produzione media annua è di quelle rilevanti, aggirandosi attorno a 2.000.000 di bottiglie.
"Marai" è il toponimo di una valle nella zona di Guia, in provincia di Treviso, dove attualmente ha sede la cantina Foss Marai, guidata da Carlo Biasotto assieme alla propria famiglia.
Il Prosecco di cui vi parlerò oggi appartiene alla categoria "dry", ovvero con un residuo zuccherino che deve essere compreso fra 18 e 35 g/l.
I gusti degli amanti di questa tipologia sono piuttosto divisi per quanto riguarda il valore degli zuccheri residui, soprattutto quando si tratta del Prosecco dove possiamo trovare versioni brut, extra-dry, dry e demi-sec. C'è poi chi produce il Prosecco nella tipologia "colfòndo", ritenuta quella più estrema e ancestrale, con un residuo zuccherino tendente a zero.
Ogni versione fra quelle sopra elencate è definita da un intervallo di valori relativi al contenuto di zuccheri, per cui anche nell'ambito del "brut" (dove il residuo deve essere inferiore ai 15 g/l) possiamo trovarci di fronte a caratteri gustativi più o meno secchi, a seconda delle scelte fatte dal singolo Produttore.
Come dicevo prima, fra gli estimatori del Prosecco ci sono "fazioni" che amano le versioni secche e incisive, mentre altri prediligono quelle più morbide e rotonde: nella degustazione di oggi renderemo felici gli appassionati appartenenti alla seconda categoria.
Dedichiamoci quindi alla conoscenza del Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg Millesimato Dry “Nadin” 2012, ottenuto con 100% Glera, rifermentazione in autoclave secondo il Metodo Martinotti, titolo alcolometrico 11%.
Nel bicchiere si presenta con un color giallo paglierino di bella brillantezza, arricchito da un perlage caratterizzato da ottima finezza e buona persistenza.
Intrigante il ventaglio aromatico, i profumi sono intensi, fragranti e molto gradevoli, con sentori fruttati e floreali che ricordano pesca, albicocca, pera, fiori bianchi ed erbe aromatiche.
In bocca questo Prosecco esprime tutta la sua splendida gradevolezza, con un ingresso garbato, elegante, caratterizzato da un ottimo equilibrio e una stuzzicante cremosità gustativa. Il sorso risulta abboccato grazie al residuo zuccherino dichiarato di 22-24 g/l, offrendo al palato una gradevole sensazione di morbidezza. Nel finale emerge poi una bella nota minerale che completa in modo egregio l’equilibrio di questo Prosecco.
E’ uno Spumante dal carattere molto versatile nell’abbinamento gastronomico, ma grazie al suo animo accattivante, morbido e “setoso”, potete godervelo tranquillamente anche da solo: saprà ripagarvi con la sua carezzevole piacevolezza di beva.
Acquistabile in enoteca per circa 10 euro a bottiglia.
Un Prosecco davvero seducente e “ammiccante”.
Buona degustazione a voi!
Vi sembra un commento relativo ad una degustazione? a me sembra una bella pubblicità.
RispondiEliminaCerto, mio caro lettore "anonimo", è un post dove si raccontano le emozioni organolettiche di un Vino ..... ma per cogliere queste sfumature occorre Amare il Mondo del Vino ...... e bisogna avere una sensibilità d'animo che alcuni non hanno!
EliminaForse la neve che sta cadendo dalle "sue parti" le rende il cuore gelido ...... o forse più gelido di quello che già è normalmente!
Stia sereno caro lettore "anonimo", nessuna pubblicità, bottiglia regolarmente comprata coi soldi che mi guadagno facendo l'ingegnere!
Stia sereno e si goda questo fine anno ..... e si copra ..... c'è molta neve dalle sue parti ....e lei non è abituato!