Oggi su “Vino in Sala” parliamo di un Vino liquoroso italiano, il Marsala, tipologia ricca di storia e fascino, una delle eccellenze Enoiche del nostro Bel Paese, che purtroppo nei decenni scorsi non è stata valorizzata come meriterebbe il suo maestoso carisma organolettico.
In generale possiamo dire che i Vini liquorosi sono prodotti partendo da un Vino-base con un titolo alcolometrico complessivo non inferiore al 12%, il quale viene arricchito con mistella, alcol etilico, acquavite di Vino, mosto concentrato o cotto.
Molti di voi probabilmente si staranno chiedendo cos’è la “mistella”? In pratica viene prodotta partendo da un mosto reso infermentescibile tramite l’addizione di alcol etilico o acquavite, portando il suo titolo alcolometrico svolto a un valore compreso fra il 16% e il 22%. La mistella è uno dei prodotti che possono essere utilizzati per “fortificare” un Vino che deve diventare liquoroso.
La classificazione del Marsala è piuttosto articolata, per i “non addetti ai lavori” riporto di seguito delle tabelle riassuntive, che potranno esservi utili per “decifrare” i nomi delle varie tipologie di Marsala che in futuro potrete incrociare nella vostra vita di eno-appassionati. E’ anche un utile ripasso per chi in passato le ha già studiate.
In funzione del colore e delle uve utilizzate per produrlo:
- Marsala Oro e Marsala Ambra: le uve a bacca bianca Grillo e/o Catarratto e/o Ansonica o Inzolia e/o Damaschino. Per la versione Oro è vietato l’uso del mosto cotto, consentito invece per l’Ambra.
- Marsala Rubino: Calabrese (Nero d'Avola) e/o Perricone (Pignatello) e/o Nerello Mascalese, possono concorrere fino a un massimo del 30% le stesse uve bianche utilizzate per le versioni Oro/Ambra.
In funzione del loro invecchiamento:
- Marsala Fine: invecchiamento minimo di 1 anno
- Marsala Superiore: invecchiamento minimo di 2 anni
- Marsala Superiore Riserva: invecchiamento minimo di 4 anni
- Marsala Vergine e/o Soleras: invecchiamento minimo di 5 anni
- Marsala Vergine/Soleras Stravecchio o Vergine/Soleras Riserva: invecchiamento minimo di 10 anni
In funzione del residuo zuccherino:
- Secco: minore di 40 g/l
- Semi-secco: compreso fra 40 e 100 g/l
- Dolce: superiore a 100 g/l
Per amor di completezza, è giusto sottolineare che il disciplinare è ancora più articolato e intricato per quanto concerne la classificazione, ma anche per le modalità produttive di alcune singole categorie. Per ora non entriamo ulteriormente nei dettagli.
Qualcuno di voi si è annoiato? Tenete duro, perché ora arriva la parte più interessante, ovvero la degustazione di un raffinato Marsala. Comunque un po’ di sana teoria ci vuole, serve a chiarire alcuni aspetti e mette i prodromi per una comprensione più completa di quello che poi si assaggia.
E’ giunto il momento di gustarci il Marsala Superiore Oro Doc Riserva 5 Anni “Vigna la Miccia”, prodotto dall’azienda Marco De Batoli, realtà che rappresenta uno dei punti di riferimento per questa tipologia di Vino. Ottenuto con 100% Grillo, viene affinato per circa 5 anni in barrique, con un titolo alcolometrico del 18%.
Elegante color giallo ambrato, con una sontuosa consistenza che disegna sul bicchiere fitti archetti abbinati a lacrime che lentamente scendono dalle pareti.
Entusiasmante il profilo aromatico di questo Marsala, didascalico per quanto riguarda intensità e complessità: incontriamo una sontuosa danza di sentori, fra cui possiamo riconoscere uvetta sotto spirito, nocciola, noce moscata, zafferano, impreziositi da leggere note iodate.
A livello gustativo il “Vigna la Miccia” è sontuoso, elegante, caratterizzato da un ingresso molto intenso e caldo, di grande potenza, dotato di una seducente morbidezza gustativa che avvolge gradevolmente il palato. La dolcezza è ben calibrata, si apprezza l’ottimo equilibrio coadiuvato da una piacevole freschezza, che ben riesce a bilanciare l’imponente “squadra” delle morbidezze.
Lunghissimo il retrogusto che rimane in bocca per diversi minuti, con piacevoli sensazioni di uva passa e frutta secca.
Un Vino aristocratico, raffinato, degno del grande valore che deve possedere il Marsala di alta qualità.
Acquistabile in enoteca per circa 24 euro a bottiglia.
Ci sono ancora molte cose da raccontare e sapere sul variegato mondo del Marsala, “perla” Enoica della Sicilia: avremo modo di approfondire l’argomento in futuro, su “Vino in Sala”.
Buona degustazione a voi!
ma, oltre che un prodotto da meditazione, con cosa lo abbineresti?
RispondiEliminaciao
adriano
Bella domanda ….. che porta a una risposta articolata.
EliminaPer quanto riguarda gli abbinamenti ci sono le preziosissime regole teoriche, che consentono di affiancare le portate più corrette, in funzione delle reciproche peculiarità organolettiche di cibo e Vino.
Poi, personalmente, a volte mi piace osare abbinamenti azzardati, soprattutto quando il Vino ha un “carisma” importante …. lasciando poi alla prova sul campo la verifica dell’azzardo!
Tornando nello specifico a questo Marsala, io lo proverei a fianco di un bel gorgonzola erborinato, oppure osarlo con un Castelmagno piuttosto stagionato.
Se invece vogliamo affiancarlo a dolci, proverei una cassata siciliana, babà al rum, torta con noci e crema di cioccolato.
Come Vino da meditazione, lo vedo bene affiancato anche a della frutta secca, assecondando così i sentori di nocciola e noci percepiti al naso e anche nel retrogusto finale.
Poi ci sono dei cultori dell’abbinamento fra Marsala e cioccolato fondente, per esempio con un 70% di cacao.
Con la fantasia …. le opzioni sono davvero molte!
Grazie per la breve lezione che mi ha permesso di approfondire un vino che non valuto nelle sue eccellenze.
RispondiEliminaCiao
Giuseppe
Grazie a te Giuseppe per la paziente lettura. Molti di quelli che seguono VINO IN SALA non sono "addetti ai lavori", per cui mi piace mettere negli articoli anche dei cenni teorici, preziosi per chi non li conosce .... e un utile ripasso per chi li ha già studiati.
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