domenica 7 settembre 2014

Un sorso “bianco” di Sardegna con le Tenute Dettori

“Io non seguo il mercato, produco Vini che piacciono a me, Vini del mio territorio, Vini di Sennori. Sono ciò che sono e non ciò che vuoi che siano”. Questa frase schietta e incisiva si trova scritta sul sito internet delle Tenute Dettori, poche parole che sono in grado di riassumere in maniera stringente la filosofia Enoica di quest’azienda vitivinicola della Sardegna.

La Cantina delle Tenute Dettori si trova in Romangia, zona che geograficamente si colloca fra Sassari e Castelsardo, nel Nord-Ovest della Sardegna, territorio che si affaccia sul Golfo dell’Asinara.

Biodinamica e “artigianalità” sono i cavalli di battaglia della filosofia Enoica attuata dalle Tenute Dettori: nessun utilizzo di prodotti chimici “superflui”, fermentazioni con lieviti autoctoni, vinificazione per gravità, assenza di filtraggi/chiarifiche, inoltre i Vini vengono affinati quasi esclusivamente utilizzando contenitori di cemento.

Alessandro Dettori guida questa Cantina a conduzione familiare che, a seconda delle annate, può produrre nella migliore delle ipotesi 45.000 bottiglie all’anno, con oscillazioni molto ampie di questo numero, proprio perché la natura non viene forzata, accettando nel bene e nel male la produzione della singola annata, lavorando nel vigneto con intransigente filosofia biodinamica.

Dopo questa doverosa introduzione, necessaria per inquadrare il contesto Enoico, dedichiamoci senza ulteriori indugi alla degustazione del Vino Bianco “Renosu”, ottenuto con un uvaggio composto da Vermentino e Moscato, affinamento in vasche di cemento, titolo alcolometrico 13%.

Questo è considerato uno dei Vini “base” dell’azienda, ma ho deciso di parlarne perché rappresenta un didascalico esempio della loro filosofia, in funzione dell'ottimo rapporto qualità/prezzo.

Nel bicchiere si presenta con un color giallo paglierino impreziosito da riflessi dorati, con particolari sfumature legate al fatto che non vengono eseguite filtrazioni e chiarifiche spinte.

Passiamo ora al profilo aromatico, ha bisogno di alcuni minuti di ossigenazione per esprimere al meglio tutto il suo particolare carattere: nella fase iniziale c’è un dominio dei sentori fruttati di agrumi, pesca, melone, con un cenno di erbe aromatiche. Dopo alcuni minuti di permanenza nel bicchiere giungono al naso sensazioni olfattive più evolute: sentori minerali, iodati e con cenni di smalto.

A livello gustativo i punti di forza di questo Vino sono l’equilibrio e la piacevolezza di beva: l’ingresso è di buona intensità, da subito si apprezza l’ottima morbidezza che rende il sorso gradevolmente rotondo, poi in una seconda fase arriva la sferzante vena sapida, in grado di regalare un finale piacevolmente minerale ed equilibrato.

Il “Renosu” possiede un accattivante e originale fascino aromatico, a cui si aggiunge un gusto assolutamente rivolto all’equilibrio e alla bevibilità, un Vino bianco dal carattere carismatico che però è in grado di farsi gustare con estrema piacevolezza.

Potete acquistarlo in enoteca per circa 9 euro a bottiglia.

Un sorso “bianco” di Sardegna, frutto di un rigoroso approccio biologico/biodinamico e della fantasia Enoica delle Tenute Dettori, adatto a chi vuole un Vino originale, “naturale” e con una pregevole bevibilità.

3 commenti:

  1. E' uno di quei vini base che lascia immaginare l'alto potenziale del resto della gamma.
    In effetti assaggiando tutti i prodotti delle cantine Dettori si comprende il perchè dell'ottimo livello del loro vino base.

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  2. Quanto è buono. E il Renosu rosso? Mmmm

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  3. Grazie per il tuo contributo Luca ........ il confronto con voi appassionati è linfa vitale per il blog ....... non stancatevi mai di commentare ed esprimere il vostro costruttivo parere!

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