martedì 9 maggio 2017

Cantina La Bruciata: “infinite” seducenti sfumature del Moscato secondo Oscar Bosio

L’uva Moscato e Oscar Bosio della Cantina piemontese La Bruciata: questo binomio “carnale” è il protagonista avvincente della puntata odierna di Vino in Sala. Un’accoppiata che è in grado di emozionare i sensi Enoici estrapolando tutte le migliori sfumature organolettiche di questo nobile e accattivante vitigno aromatico.

Parlare di Moscato con Oscar Bosio è davvero un’esperienza costruttiva, didattica e suggestiva. Il suo volto si illumina, “narra” l’uva Moscato come se parlasse di un membro della sua famiglia.

Attualmente La Bruciata è l’unica Cantina che lo vinifica in 5 tipologie differenti: Moscato secco, Moscato d’Asti, Asti Spumante, Moscato Passito, Moscato Chinato. Gli amanti di questo vitigno potranno soddisfare ogni loro sfizio Enoico.

Di tutte queste tipologie, il cavallo di battaglia su cui punta fortemente Oscar Bosio è il concetto di Moscato secco: per lui è una sfida iniziata diversi anni fa e che oggi è assolutamente vinta grazie all’alta qualità organolettica raggiunta.

Nello specifico ci tiene a dimostrare la longevità che può raggiungere il Moscato vinificato secco, grazie soprattutto all’importante spalla acida offerta da questo vitigno. Durante lo scorso Vinitaly ho avuto il piacere di fare una piccola verticale di Moscato secco prodotto dalla Cantina La Bruciata e ho potuto toccare con mano la “longevità” di cui parla appassionatamente Oscar Bosio.

Ecco un breve racconto di questa esperienza.
 
Moscato secco “Aivè” 2016 (prezzo in Cantina 9.75 euro)
Goloso e intenso a livello aromatico, come ci si aspetta da un Moscato ben fatto, un impetuoso mix di sentori agrumati, salvia, albicocca e frutta esotica. In bocca l’equilibrio è splendido, sorso vellutato, vivida freschezza acida, ammiccante e lungo il retrogusto agrumato. Elegante, fine e con una piacevolezza di beva strepitosa.
 
Moscato secco “Aivè” 2012
Si ritrovano le principali peculiarità organolettiche colte nel 2016, i profumi però risultano più evoluti e si colgono anche decise note di erbe aromatiche, con maggior presenza di cenni vegetali. Ancora in bella evidenza la freschezza acida e si inizia a percepire una superiore rotondità gustativa.
 
Moscato secco “Aivè” 2009
Quest’annata viene fatta degustare da Oscar Bosio per mostrare il potenziale di invecchiamento. I profumi sono molto evoluti, con la presenza di note ossidative e citrine, assai meno ruffiane rispetto a quelle del Moscato “giovane”. L’aspetto più didascalico è quello gustativo, dove il Vino si mostra ancor in bella forma, con buona acidità, ma con un sorso più rotondo rispetto alle altre annate degustate.
 
Una doverosa e meritata menzione spetta al Moscato Chinato “MosChin” (prezzo in Cantina 18 euro), una vera e propria chicca Enoica di questa Cantina. Non ha nulla da invidiare al più celebre Barolo Chinato, possiede profumi molto intensi, complessi e coinvolgenti: china, rabarbaro, cannella e vaniglia. In bocca è sontuoso, morbido, avvolgente, con una dolcezza ben calibrata e un’enorme ricchezza organolettica. Lunghissima e appagante la persistenza. Un “coccola” per il palato. Assolutamente da provare abbinato a del cioccolato fondente.

Gli amanti del mondo “Moscato” non possono esimersi dal fare un incontro Enoico con questa Cantina: Oscar Bosio mostrerà ai loro sensi tutte le più intriganti sfumature organolettiche che questo vitigno può generare. È un’esperienza davvero entusiasmante per un appassionato di Vino.
 

Nessun commento:

Posta un commento