giovedì 30 maggio 2019

“Ciù Roussou” U Tabarka: il Bovale plasmato da mare, vento e sabbia sull’Isola di San Pietro

Oggi la nostra degustazione approda su una piccola isola che si trova a sud-ovest della Sardegna.
Un territorio vitivinicolo sabbioso e molto ventilato dove con il vitigno autoctono Bovale viene prodotto un Vino rosso equilibrato, versatile, profumato e molto piacevole.
La firma Enoica è della Cantina U Tabarka.

I loro vigneti si trovano nella zona centrale dell'Isola di San Pietro e sono suddivisi in due macro appezzamenti, definiti rispettivamente Vigna Alta e Vigna Bassa, per un totale di circa 10 ettari.

I terreni sono ricchi di sabbia e per tale motivo la Cantina U Tabarka può permettersi di coltivare viti a piede franco. Inoltre tutti i loro vigneti sono costantemente accarezzati da venti, che possono essere semplici brezze marine oppure scirocco e maestrale.
 
Ecco dove si trova la Cantina U Tabarka

I loro Vini, sia bianchi che rossi, sono caratterizzati da una piacevole sapidità gustativa, frutto del particolare e suggestivo contesto pedoclimatico di questa piccola isola.

Come precisa scelta aziendale tutti i Vini vengono prodotti senza l'utilizzo di botti in legno per l’affinamento, ma si usano esclusivamente contenitori di acciaio e vetro-cemento. 

La origini del vitigno Bovale sono ancora piuttosto ignote, anche se molto probabilmente le sue prime apparizioni in Sardegna risalgono al periodo della dominazione aragonese (1400-1700).

Vino:    Igt Isola dei Nuraghi Bovale “Ciù Roussou” 2018
Produttore:   U Tabarka
Vitigni: 100% Bovale (Bovaleddu)
Titolo alcolometrico: 13,5%
Affinamento: 6 mesi in acciaio
Prezzo in Enoteca:  12,00 euro
Segno particolari:
- Il nome “U Tabarka” deriva proprio dal nome dell’omonima località tunisina Tabarka, famosa come colonia di pescatori genovesi che nel 1738 dovettero abbandonarla, trasferendosi poi sull’Isola di San Pietro.

Allo sguardo si mostra color rosso rubino con una bella tonalità accesa, adornato da leggeri riflessi violacei.

Intenso e molto gradevole lo spartito aromatico, caratterizzato principalmente da note con declinazioni fruttate e floreali. Possiamo cogliere sentori di ciliegia, frutti di bosco, viola, geranio, rosa, che poi con l'ossigenazione si arricchiscono di tenui soffi speziati e delicati cenni salmastri.

In bocca possiede ottima piacevolezza di beva, entra intenso e con buona morbidezza, mostrando un tannino garbato e non graffiante. Ruolo importante e prezioso viene ricoperto da una gustosa sapidità che, abbinata alla freschezza acida, contribuisce al completamento di un ottimo bilanciamento gustativo

Buono l'allungo finale, con un gradevole retrogusto fruttato e minerale.

Questo Bovale di Sardegna é un rosso che può sedurre una vasta schiera di palati, ricco di frutto sia al naso che nel palato, con una bella struttura che lascia ampio spazio alla gradevolezza di beva, senza eccesso di potenza.

Servito leggermente fresco consente agli incalliti irriducibili "rossisti" di godersi anche nella stagione estiva un buon Vino rosso fermo, dotato di gustose sfumature organolettiche.

A tavola sperimentate la sua versatilità assieme a malloreddus con salsiccia e Pecorino Sardo, fregola con ceci e pancetta, maialino sardo allo spiedo.

Voto: 86/100

Rapporto qualità/prezzo:
 
 
 

Daniele Sala
(Sommelier AIS)
 

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