martedì 1 maggio 2018

“Il Massiccio” Tamburini: tanto Sangiovese e un pizzico di Merlot per una “ricetta” Enoica gustosa

Avete voglia di un Vino rosso che unisca la “tempra toscana” del Sangiovese e la “rotondità” del Merlot? Proseguite nella lettura in modo da poter presentare ai vostri curiosi sensi questa “simbiosi” cresciuta sulle colline toscane.
Equilibrio e ricchezza organolettica sapranno soddisfare i palati degli amanti dei Vini rossi strutturati, ma in grado di conservare versatilità e piacevolezza di beva.
La firma Enoica è dell’azienda agricola Tamburini.

Ho avuto il piacere di degustare nel corso degli anni diverse versioni di questo Vino, plasmato in funzione del clima che ha caratterizzato ogni singola annata.
Per le sue condizioni meteorologiche il 2014 mediamente non è stato favorevole dal punto di vista vitivinicolo, infatti “Il Massiccio” di questo millesimo è caratterizzato da meno potenza rispetto al suo carattere più tradizionale, tuttavia si distingue per l’ottimo equilibrio e possiede una gustosa piacevolezza di beva.

Vino: Igt Toscana Sangiovese “Il Massiccio” 2014
Produttore: Tamburini
Vitigni: 85% Sangiovese – 15% Merlot
Titolo alcolometrico: 13,5%
Affinamento: un anno in contenitori di cemento e almeno un anno in bottiglia
Prezzo in Cantina: 8 euro

Nel calice si presenta con un bel color rosso rubino.

I primi intensi profumi che giungono al nostro olfatto sono caratterizzati da sentori di ciliegia sotto spirito e viola, conditi da una nota di humus. In una seconda fase, dopo che l’ossigeno ha ben “massaggiato” la massa fluida, dal calice giungono anche piacevoli sentori speziati e un leggero sbuffo balsamico.

Nel palato si esprime con ottima intensità e struttura, ma senza esuberi di potenza, il tutto a favore di un equilibrio gustativo molto piacevole. I tannini graffiano solo leggermente e si mostrano già ben ammorbiditi. A supporto del potenziale gastronomico di questo Vino concorrono l’ottima freschezza acida e il tocco sapido, che nel finale ben bilanciano il sorso.

Piuttosto lunga la persistenza in bocca, con un delicato retrogusto di ciliegia matura e prugna.

Il Massiccio” è un Vino rosso garbatamente strutturato, è in grado di offrire una gustosa potenza organolettica senza perdere di vista piacevolezza di beva e fruibilità gastronomica.

Sperimentatelo assieme a dei pici con ragù di cinghiale e pecorino, oppure con un filetto di manzo al pepe verde.

Invito gli inflessibili esegeti del Sangiovese in purezza a non “snobbare” questo Vino solo perché un 15% di Merlot ha contribuito alla sua creazione. Lo so che la vostra “fede” Enoica presuppone un’estrema intransigenza, ma credo che un pizzico di apertura mentale sia sempre un ottimo strumento di crescita!!!

In un mondo del Vino dove gli “estremismi” sono sempre più presenti, io in controtendenza predico con vigore la sana e costruttiva “democrazia Enoica”. Sarò forse in minoranza, ma di sicuro voglio essere coerente con il buon senso e il rispetto della pluralità di pensiero. Tradizionalisti contro modernisti, “vinveristi” contro convenzionali, piccoli contro grandi, autoctoni contro internazionali … la “democrazia” mi spinge sempre più a valutare un Vino nella sua qualità organolettica complessiva e oggettiva, cercando di tener i preconcetti lontani nella fase di giudizio.

Viva il Sangiovese in purezza “ben fatto”, viva il Merlot in purezza “ben fatto”, viva il blend di Sangiovese e Merlot “ben fatto”. Tutto il resto è inutile “fanatismo” Enoico.

Voto: 86/100

Rapporto qualità/prezzo:
 
 
 
 
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