Convocazione per gli amanti dei Vini bianchi aromatici: oggi approderemo nelle Marche per coccolare i nostri sensi con un “nettare” prodotto dall’incontro fra il Moscato Bianco e quello Giallo. Un blend inconsueto per questa regione che Roberto Venturi ha saputo interpretare con grande finezza Enoica, regalandoci un Vino molto seducente a livello organolettico.
Roberto Venturi è principalmente conosciuto come un ottimo produttore di Verdicchio dei Castelli di Jesi (che vi consiglio caldamente di assaggiare), tuttavia oggi voglio presentarvi questo suo Vino con un uvaggio piuttosto insolito per le Marche, in grado di conquistarvi appena si avvicina il naso al calice.
Sono un grande estimatore del Moscato vinificato “secco” e solitamente l’Alto Adige mi regala molte soddisfazioni in tale contesto. E’ stata una gran bella scoperta incontrare questa interpretazione marchigiana con una piacevole esplosività gusto-olfattiva.
Vino: Igt Marche Bianco “Desiderio” 2017
Produttore: Venturi Roberto
Vitigni: 50% Moscato Bianco – 50% Moscato Giallo
Titolo alcolometrico: 12,5%
Affinamento: in acciaio
Prezzo in Cantina: 7,60 euro
Giallo paglierino di ottima brillantezza.
A livello olfattivo mette in mostra tutte le peculiarità accattivanti e “ruffiane” tipiche dell’universo Enoico del “Moscato”. In prima battuta giunge in maniera energica il sentore di salvia, a cui poi si aggiunge un susseguirsi di intriganti sentori fruttati: agrumi, ananas, albicocca sciroppata, pesca.
Uno di quei Vini che non ci si stanca mai di godere a livello olfattivo.
In bocca si prosegue in modo assolutamente coerente con la finezza organolettica già percepita con gli aromi. L’ingresso è di buona intensità, medio corpo, secco, in grande spolvero l’eccellente equilibrio gustativo che offre un sorso ben bilanciato in tutte le sue componenti.
Splendido il retrogusto spiccatamente "agrumato" che garantisce una gustosa piacevolezza di beva, grazie anche al contributo di una saporita vena sapida: un binomio che invoglia al nuovo sorso.
Il “Desiderio” è un Vino assolutamente consigliato per tutti gli amanti dei bianchi con profumi molto aromatici e intensi, dotati di grande garbo organolettico, accattivante equilibrio gustativo e una spiccata gradevolezza grazie anche al carattere splendidamente “agrumato”.
Uno di quei Vini da proporre a un astemio per tentare di convincerlo ad avvicinarsi all’Enoico mondo. Si concede ai vostri sensi con grande semplicità e spregiudicatezza, con un animo in grado di sedurre una vastissima platea di Eno-appassionati.
Sicuramente da sperimentare accanto a una tartare di tonno agli agrumi, oppure con un carpaccio di branzino al lime, ma anche semplicemente come Vino da conversazione.
Ultima osservazione prima di concludere: faccio un plauso a Roberto Venturi per la scelta di introdurre il “tappo a vite” su alcuni Vini della sua produzione. Io sono un accanito sostenitore di questo tipo di chiusura e mi auguro che il suo esempio venga sempre più seguito in Italia.
Voto: 88/100
Rapporto qualità/prezzo:
Nessun commento:
Posta un commento